I disturbi dell’alimentazione possono essere definiti come persistenti alterazioni del comportamento alimentare e/o comportamenti finalizzati al controllo del peso, che danneggiano in modo significativo la salute fisica e/o funzionamento psicologico e che non sono secondari a nessun’altra condizione medica o psichica conosciuta.
L’eccessiva importanza attribuita al peso, alle forme corporee e all’alimentazione è la psicopatologia specifica e centrale dei disturbi dell’alimentazione.
Per il trattamento dei disturbi dell’alimentazione viene proposto un trattamento basato sul modello cognitivo comportamentale.
Lo scopo del trattamento è principalmente quello di intervenire sui fattori che mantengono il disturbo e aiutare la persona a riformulare uno schema di valutazione personale meno dipendente da peso, forme e controllo dell’alimentazione. Gli strumenti di intervento sono la psicoterapia, la riabilitazione nutrizionale e la psicoeducazione.
Obiettivi del trattamento
Il trattamento si focalizza sul presente e sul futuro, indirizzandosi alle origini del problema solo se necessario. Il trattamento è personalizzato (“cucito su misura”) e ha l’obiettivo di aiutare il paziente a sviluppare una valutazione di sé meno dipendente dal peso e della forma del corpo interrompendo i princi-pali meccanismi che operano nel mantenere il disturbo dell’alimentazione.
PRIMA FASE
Accoglienza e valutazione:
- Nutrizionale (storia del peso, stile alimentare etc)
- Psicologica (inquadramento diagnostico e valutazione delle aree di intervento, motivazione)
SECONDA FASE
Terapia ambulatoriale:
- Riabilitazione nutrizionale
- Psicoterapia cognitiva comportamentale
PER CHI È INDICATO IL PROGRAMMA
Il trattamento è indicato per le persone affette da di-sturbi dell’alimentazione che presentano condizioni cliniche che non controindicano il trattamento ambulatoriale.
ORGANIZZAZIONE DEL TRATTAMENTO
Il trattamento è basato su colloqui individuali. Nello specifico, esso comporta 20 sedute in 20 settimane (se il paziente non è gravemente sottopeso) o 40 sedute in 40 settimane (se è sottopeso). Le prime otto sedute sono tenute 1 volta la settimana, le restanti hanno una cadenza ogni due settimane tranne le ulti-me due che hanno una cadenza mensile.
Ogni incontro dura 45-50 minuti.
Tre di questi incontri sono effettuati anche con i ge-nitori (o comunque con altre figure significative) se il paziente lo acconsente; gli incontri con i genitori sono 6 nel caso il paziente sia minorenne.
EQUIPE
Il trattamento è condotto da un psicoteraupeta affiancato nei pazienti sovrappeso e sottopeso da un nutrizionista specializzato nel trattamento dei disturbi dell’alimentazione.
Sono anche previste visite di controllo con un medi-co specialista per monitorare e trattare le complicanze mediche associate ai disturbi dell’alimentazione.
RISULTATI OTTENUTI DAL TRATTAMENTO
Il trattamento, valutato nella bulimia nervosa e nei disturbi dell’alimentazione NAS non sottopeso, determina un tasso di remissione in chi completa il trattamento del 60-70% (Fairburn, et al., 2009).
Due recenti studi sull’anoressia nervosa, uno sugli adolescenti (Dalle Grave, et al., 2012) e uno su-gli adulti (Fairburn et al., 2012), hanno evidenziato che nei due terzi dei pazienti che completano il trattamento si verifica una risposta sostanziale e ben mantenuta a 60 settimane di follow-up.